IJF12: Quale destino per l’Europa?

Ieri al Festival è andato in onda un interessantissimo dibattito sul futuro dell’Europa avente tra gli altri come protagonisti l’ex ministro Giulio Tremonti ed il direttore di Limes Lucio Caracciolo. I due hanno sostenuto una tesi forte: l’Europa in questo momento non è un entità democratica in quanto al momento non è nemmeno un entità ben definita e quindi questa indefinitezza di ruoli la porta a non avere una struttura democratica. Secondo gli stessi ci sarebbe bisogno di iniziare un nuovo processo di integrazione e interconnessione europea, implementando gli strumenti comuni partendo dagli eurobond. In caso contrario, rimanendo questo status quo, si ritornerà ineludibilmente ad un nazionalismo molto forte disgregando la già pericolante impalcatura comunitaria.

Tale tesi non è stata sposata dal giornalista Federico Fubini del Corriere della Sera, e da Thierry Vissol, rappresentante della Commissione Europea. I due sostengono che l’organizzazione della UE sia perfettibile ma che già adesso sia una struttura sovranazionale democratica e che i problemi derivino da una ritrosia degli Stati nazionali a cedere la sovranità a tale sovrastruttura.

Di Luca Sollai

Intervista a Thierry Vissol sui rapporti di forza all’interno dell’area Euro e sulla situazione italiana